Cercano di convincerci in tutti i modi che la colpa della crisi sia da addebitare a noi cittadini che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità. Alcuni addirittura con 400 euro al mese di pensione! Come si fa a vivere in cotanto lusso. (sic) Non c’entrano proprio i signori del capitalismo finanziario, tutti in odore di santità, il sistema creditizio, le bolle, i titoli infetti. La ricca borghesia parassitaria cerca di convincerci che per combattere la crisi, ed espiare i nostri peccati, bisogna continuare con le politiche di austerità.
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In questo modo la loro ricchezza ed il loro potere di acquisto di moltiplicano a dismisura. Solo per fare un esempio, un immobile oggi costa meno della metà rispetto a prima della crisi. Continuando a massacrare i cittadini con le politiche di austerità i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. E questo emerge dagli studi che si sono fatti sugli effetti delle politiche di austerità. Bisogna mettersi di traverso contro queste politiche di austerità che, da sole, non solo non risolvono i problemi causati dalla crisi ma continuano a devastare il nostro tessuto sociale ed economico. A beneficio della parte già ricca della società che muove i gangli dei centri decisionali e che non ha alcun interesse a modificare l’attuale politica economica e finanziaria per non andare contro i suoi stessi interessi. Syriza in Grecia e Podemos in Spagna stanno contrastando queste politiche depressive, imposte a livello comunitario dalla Troika. E in Italia?
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